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Luigi Ceccarelli

Opere

Aleph con Zero [1993]

per due pianisti, due percussionisti

pianoforte preparato, due marimbe
suoni campionati

edizioni Edipan
durata: 14′
commissione: Festival Nuova Musica Italiana – Roma

interpreti: gruppo Ars Ludi
Oscar Pizzo e Sujun Kim – pianoforte
Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri – marimbe e campionatore

“Aleph con Zero”  è formato dalla sovrapposizione di semplici pattern ritmici che creano una unica texture complessa costituita da suoni strumentali reali e suoni campionati.
La diversitˆ tra i ritmi – sia per la velocita’ che per la pulsazione -dà luogo ad un risultato sonoro molto denso, a volte apparentemente inestricabile.
Anche la tradizionale divisione tra melodia e accompagnamento, che in questo pezzo viene formalmente rispettata, è realizzata sia da suoni reali che da suoni campionati.

“Aleph con Zero” fa parte dello spettacolo “Macchine Virtuose” realizzato da Luigi Ceccarelli, dallo scenografo Gianfranco Lucchino e dall’ensemble “Ars Ludi” all’Acquario Romano e al Teatro Comunale di Ferrara.

esecuzioni di “Aleph con zero”
10 Dic /93 Roma, Sala Casella, Festival Nuova Musica Italiana
08 Mar 94 Backnell (USA), The Gallery Series
10 Mar 94 New York, Interpretations, Merkin Concert Hall
29 Ago 96 Riccò del Golfo (La Spezia), Culture dei Mari

Macchine Virtuose
contiene “Aleph con Zero”
CD: Edipan CCD 3062
durata: 55′ – 1996

Recensione
Nessuna esitazione nel dire che Aleph con Zero di Luigi Ceccarelli, in una ideale classifica mondiale del 1993 occuperebbe le primissime posizioni. Al’Õinizio si sentono moduli ritmici la cui provenienza, senza alcuna citazione, potrebbe essere il jazz avanzato o il percussionismo (anche tastieristico) post-bartokiano e post-stravinskiano. Un inizio elettrizzante, con dentro tutte le emozioni possibili della cultura urbana e tutta la creatività possibile del modo di produzione digitale. Appaiono poi diramazioni melodiche dei moduli d’attacco, frullate e sminuzzate sulle marimbe. Poi c’è il gioco di crescendi e di brusche interpolazioni di note isolate (che hanno sempre un valore ritmico), seguito da un’orgia “discreta” di suoni che sembrano sgocciolare dalle corde del pianoforte. Suoni campionati e riproposti agli strumentisti, i quali – dice Ceccarelli – “sono determinanti per dare vitalità a una partitura scritta al computer”. E infatti gli interpreti d Ars Ludi hanno reso irresistibile questo pezzo tremendamente complesso sul piano tecnico.
(Mario Gamba – Il Manifesto 14/12/93)

come parte di “macchine Virtuose”
27 Ott 94 Roma, Acquario Romano, “Progetto Musica ’94”
21 Sett 96 Ferrara, Aterforum Festival, Teatro Comunale

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