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Luigi Ceccarelli

Opere

Ouverture Alcina [2009]

concerto performance
per voce e suono di corno elaborato

musica Luigi Ceccarelli
voce Ermanna Montanari
testo Nevio Spadoni
regia Marco Martinelli

durata 40′
diffusione surround 7.1

1a rappresentazione: Firenze, Tempo Reale, Cantieri Goldonetta – 06 Novembre 2004

produzione Teatro delleAlbe

Ouverture Alcina è una rielaborazione dell‘Isola di Alcina in forma di concerto. Ha una struttura scenica più essenziale della versione precedente e il rapporto tra recitazione e musica, non essendo essendo più mediato dalla scena e dai personaggi di contorno, risulta più diretto e coinvolgente.

Ouverture Alcina è il combbattimento tra la potenza della voce e quella della musica, un’alchimia che disegna la figura della maga ferita d’amore nella sua immobilità iconica, un fantasma che grida un dolore indimenticabile. Un “canto” in dialetto romagnolo, lingua” ultralocale, aspra e arcaica che fa della propria incomunicabilità un punto di forza, musica oggettiva. La maga è sola in scena, si muove in uno spazio buio, a tratti attraversato da lampi di luce, che ne mostrano il corpo dolente come quello di una danzatrice butoh, all’interno di uno spazio sonoro orchestrato in diretta dallo stesso compositore.

Quello che ne scaturisce  è un concerto-performance dove la voce e la musica formano la stessa materia scenica. Non c’è azione, non c’è dramma: solo l’errare della voce vagabonda, visione fabulatoria in cui ci si può perdere come nello schianto dei sogni. Il termine “ouverture” è noto in musica soprattutto come introduzione alle opere liriche, ma nell’ ‘800 ha designato anche sinfonie autonome. E’ in tal senso che abbiamo scelto questo termine, anche per il suo stare sospeso e ambiguo tra la sfera musicale e quella psichica: “ouverture”, apertura, introduzione all’universo mentale di Alcina, al suo vorticoso precipitare.

Marco Martinelli, Ermanna Montanari

rappresentazioni di Ouverture Alcina

06 Nov 04 – Firenze, Tempo Reale, Cantieri Goldonetta
26 Ago 05 – Crest (Francia) Futura 05, Espace Soubeyran
07 Giu 07 – Ferrara, Aterforum, Teatro Comunale
05 Apr 09 – Villa Raspa di Spoltore (Pe) Magfest, Spazio Alici
10 Apr 09 – Roma, Rai Radio Tre Sala A, in diretta radiofonica
24 Apr 09 – Wroclaw (Polonia), Festival Giving Voices
2-8 Nov 09 – Trieste, Il Teatro Rossetti, stagione teatrale
13-15 Nov 09 – Tunisi (Tunisia), Journèes Theatrales de Chartage
25-26 Set 10 – Limoges (Fra), Festival Les Francophones en Limousin, CCM John Lennon
6-7 Nov 10 – Berlino (Ger), Festival Teatro/Theater, Theater an der Parkaue
5,6,9,10 Gen 10 – New York City (USA), COIL Festival, Performance Space 122
10-11 Mar 11 – Bologna, Università di Bologna La Soffitta 2011
5-6 Giu 11 – Torino, Festival delle Colline Torinesi
9 Dic 11 – Mosca (Russia), Stanislawsy Foundation, International Theatre Festival
17 Dic 11 – Roma, Teatro Valle occupato
6 Feb 12 – Ravenna, Nobodaddy, Artificierie Almagià
30 Apr 12 – Genova, Teatro Akropolis
11-12 Mag 13 – Milano, Teatro dell’Elfo Puccini

Recensione

Ouverture Alcina, un recitativo spaventoso e ipnotico, va a grattare un preciso prurito. Per esempio, siete dei fan degli allestimenti minimalisti, ma con attrici istrioniche? Amate l’opera – ma avete un desiderio segreto di ascoltarne una massacrata nelle sue parti sonore? Nella strana aria parlata del Teatro delle Albe è all’ordine del giorno fare a pezzi le cose. Ermanna Montanari pronuncia, grida e ringhia il testo romagnolo, la versione di Nevio Spadoni della seducente strega dell’Orlando Furioso, come se fosse strappato direttamente dalla sua laringe. Attorno a lei strepita la tempestosa musica elettronica di Luigi Ceccarelli, un rumore così pazzesco che sembra essersi tirato via con violenza dal libretto. Il regista Marco Martinelli taglia lo spazio scenico con gelidi fasci di luce -anche se la Montanari spesso preferisce ritrarsi leggermente, lasciando il volto al buio.
Lo sforzo è quello di scindere ogni elemento

dagli altri elemento, e di lacerarci nei nostri sentimenti più intimi.
Il breve lavoro è composto di sole sette parti: Alcina piange il suo destino, si scaglia con un bel po’ di invettive contro gli uomini (indimenticabile quando li paragona alla tosatura dei maiali, “tutto quel rumore, così poca lana”) e abbandona i suoi sensi, proprio mentre vibra all’apice dello spettacolo. Non c’è bisogno di seguire la storia, dato che è brutalmente semplice. (Alcina ha tradito sua sorella seducendo il suo amato. Poi lo perde). Siamo qui per godere dello straordinario controllo della Montanari, i suoi occhi truccati, la sua interpretazione a tutta velocità. Recentemente ho visto in molti esperimenti d’avanguardia dove personaggi di grandi film muti erano amalgamati in opere moderne. Qui, senza nessun ricorso a trucchetti video, si ottiene lo stesso effetto.

Helen Shaw, Timeout, New York –  Jan 7, 2011, New York – http://newyork.timeout.com/arts-culture/

CD – Ouverture Alcina
2013
musica Luigi Ceccarelli
testi Nevio Spadoni
voce Ermanna Montanari
durata totale: 40′
Edizione Teatro delle Albe – Ravenna

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