01 / 01
Luigi Ceccarelli

Opere

Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi [2014]

musica di Luigi Ceccarelli
con elaborazioni elettroniche di musiche tradizionali del sud est asiatico

per l'omonimo spettacolo del Teatro delle Albe
e per l'omonimo film di Marco Martinelli

nomination per le migliori musiche al Premio
“Le Maschere del Teatro Italiano 2015”

testo e regia di Marco Martinelli

con Ermanna Montanari, Roberto Magnani, Alice Protto, Massimiliano Rassu
incursione scenica Fagio
scene e costumi Ermanna Montanari
assistente ai costumi Roberto Magnani
luci Francesco Catacchio, Enrico Isola
montaggio ed elaborazione video
Alessandro Tedde, Francesco Tedde
realizzazione suono EdisonStudio Roma
tecnico del suono Fagio
realizzazione scene squadra tecnica Teatro delle Albe
Fabio Ceroni, Enrico Isola, Danilo Maniscalco
realizzazione maschere Antonio Barbadoro
realizzazione costumi A.N.G.E.L.O., Laura Graziani Alta Moda
consulenza linguistica Naing Lin Aung

produzione Teatro delle Albe – Ravenna Teatro
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione

proiezioni del film
1 giugno 2017, Bologna, Biografilm Festival, Cinema Arlecchino
14 luglio 2017, Sansepolcro (AR), Teatro alla Misericordia, Kilowatt Festival
1 settembre 2017, Sarzana, Festival della mente
28 settembre 2017, Pisa, Cinema Arsenale
9 – 15 novembre 2017, Ravenna, Cinema City
11 e 12 dicembre 2017, Rimini, Cinema Giommetti Rimini, Cinema Multiplex Le Befane
11 gennaio 2018, Milano, Arcobaleno Film Center , progetto Filmmaker club
16 gennaio 2018, Brescia, Cinema Nuovo Eden,
17 gennaio 2018 , Bergamo, Auditorium di piazza Libertà
28 gennaio 2018, Foligno, Re:act rassegna di teatro contemporaneo-Spazio ZUT
31 gennaio 2018, Cinema Esperia Padova
1 febbraio 2018, UCI Cinema Marcon (Ve)
7 febbraio 2018 Istituto Italiano di Cultura Parigi
13 febbraio 2018, Università Ca’ Foscari-Auditorium Santa Margherita Venezia
17 febbraio 2018, Cagliari, Teatro Massimo Cagliari
27 febbraio 2018, Parma Cinema Edison
14 aprile 2022, Faenza, Masini, Il Ridotto

rappresentazioni dello spettacolo

24, 25 ottobre 2014 – Modena, Teatro Herberia, Rubiera (Reggio Emilia) – VIE festival Modena
18 novembre 2014 – 14 dicembre (pausa il lunedi e giovedì) – Ravenna, Teatro Rasi
18, 19 dicembre 2014 – Modena, Teatro Storchi
21 febbraio 2015 – Parma, Teatro al Parco
27 febbraio 2015 – Udine, Teatro Palamostre
3 – 12 marzo 2015 (pausa 5 e 9) – Milano, Teatro Elfo Puccini
5, 6 giugno 2015 – Torino, Festival delle Colline Torinesi
16, 17, 18 Luglio 2015 – Santarcangelo di Romagna (RN), Festival del Teatro Internazionale in Piazza, Hangar Bornaccino
12 – 17 gennaio 2016 – Bergamo, Teatro Donizetti
22, 23 gennaio 2016 – Ferrara, Teatro Comunale
13, 14 febbraio 2016 – Reggio Emilia, Teatro Ariosto
13 – 17 aprile 2016 – Roma, Teatro Argentina

8-11 marzo 18:30, Matera, Cinema il Piccolo Matera
12 marzo, Cesena , Cinema San Biagio
14 marzo, Noto Teatro Tina di Lorenzo
16 marzo, Catania, Teatro Coppola, Teatro dei Cittadini
27 marzo, Giometti Cinema-CinePalace Riccione
20 Aprile, Bologna, Cinema Lumière
25 aprile LAC Lugano, LuganoInScena, LAC Lugano Arte e Cultura
28 aprile, Napoli Casa Morra, Museo Madre Napoli, rassegna Voci e altri Invisibili
3 maggio Lanciano, Ciak City Cinema, all’interno di Metafestival
10 maggio , Università degli Studi dell’Aquila L’Aquila, Auditorim del Parco
11 maggio 2018, Pescara, Auditorium Petruzzi, MattFestival
24 giugno 2018 ore 18, Auditorium G. Paolo II, Piove di Sacco. Scene di Paglia
4 luglio 2018, BCT Benevento Cinema e Televisione, Giardini De Simone
10 settembre 2018, Roma, Short Theatre Festival, La Pelanda Studio 1 ore 20:30
28 ottobbre 2018, Ravenna Nightmare Film Fest, Palazzo dei Congressi
15 novembre 2018, Cinema Apollo 11
17 gennaio 2019, Cinema Odeon Vicenza, sala Lampertico

“Tutto parte dalla domanda con cui si apre questa Vita: è distante la Birmania? Evidentemente no. È ‘poco lontano da qui’, come ogni luogo del pianeta. La Birmania nella nostra Vita è una maschera per parlare anche di noi. Si racconta il lontano per trovarlo sorprendentemente ‘prossimo’.
C’è qualcosa di scandaloso nella vita di Aung San Suu Kyi: la mitezza d’acciaio, la compassione, la ‘bontà’, un termine che avrebbe fatto storcere il naso a Bertolt Brecht. La nostra Vita è anche un dialogo con Brecht, con quella Anima buona del Sezuan che qualche anno fa volevamo mettere in scena.

Non lo facemmo allora, e questa Vita ci ha spiegato anni dopo il perché. La ‘bontà’ intesa come la intende Aung San Suu Kyi, e come prima di lei una teoria di combattenti, da Rosa Luxemburg a Simone Weil, da Gandhi a Martin Luther King, da Jean Goss a Aldo Capitini, (più i tanti, innumerevoli ‘felici molti’ di cui ignoriamo il nome), è scandalo in quanto eresia, ovvero, etimologicamente, scelta: si sceglie di non cedere alla violenza, alla legge che domina il mondo, si sceglie di restare ‘esseri umani’: nonostante tutto.

Interrogarci sulla vita di Aung San Suu Kyi ha significato interrogare il nostro presente: cosa intendiamo per ‘bene comune’? Per ‘democrazia’? Cosa significano parole come ‘verità e giustizia’? Ha senso usare queste parole, e come? Non sono ormai usurate, sacrificate sull’altare della chiacchiera dei media? O hanno senso proprio partendo dalla volontà di un sereno, paradossale, gioioso ‘sacrificio di sé’? Di un silenzioso, non esibito eroismo del quotidiano? Di un cercare nel quotidiano ‘ciò che inferno non è’, e dargli respiro, spazio, durata?”
Marco Martinelli

Edison Studio - Privacy policy © EdisonStudio 2020.
All Rights Reserved.