Ravenna Festival
20 Giugno, ore 21, Teatro Alighieri
scene e costumi Mela Dell’Erba
video e luci Antonio Rinaldi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Ravenna Festival, Cooperativa Le tre corde – Compagnia Vetrano/Randisi
Repliche
Modena 13 Settembre 2019 – Festival della Filosofia – Teatro Storchi
Napoli 4-5-6 Dicembre 2019 – Teatro Nuovo
Bologna 12-13 Dicembre 2019 – Arena del Sole
Cesena 14-15 Dicembre 2019 – Teatro Bonci
Modena dal 17 al 22 e dal 24 al 29 Marzo 2020 – Teatro delle Passioni
Milano dal 5 al 10 Maggio 2020 – Piccolo Teatro , Studio Melato
Lucrezio e Seneca: autori necessari non solo perché hanno segnato la storia del pensiero europeo, ma soprattutto perché sono simboli di due concezioni rivali del mondo. Antagonisti su tutto: scegliere la politica o l’antipolitica? Rimanere soli a riva a osservare le tempeste della vita, oppure salire a bordo senza curarsi dei compagni di viaggio? Adottare le leggi del cosmo o le leggi dell’io? Di fronte a Dio e alla morte, credere o capire? Non importa quali risposte abbiano dato, importa invece la loro allergia al pensiero unico. Per rispettare e rispecchiare la loro “diversità”, “drammaticità” e “permanenza”, al latinista Ivano Dionigi è sembrato naturale farli incontrare nella forma ravvicinata e viva del dia-logo, dove la parola e la ragione (logos) dell’uno incrociano e attraversano (dia-) la parola e la ragione dell’altro. Ogni volta che ti schieri per l’uno ti assale il dubbio che la ragione stia con l’altro: perché entrambi hanno scritto di noi e per noi. Icone della bigamia del nostro pensiero e della nostra anima. I classici nascono postumi. La musica di Alessandro Cipriani si ispira alle due concezioni diverse della natura in Seneca e Lucrezio, l’una come visione della trasformazione possibile da un elemento all’altro, l’altra di tipo atomistico. Entrambe le visioni evocano tecniche di elaborazione del suono degli strumenti a fiato e ad arco suonati da Gianni Trovalusci e Roberto Bellatalla.