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Works

Trash [2004]

musicalopera for actor-actress/singers,
sound objects, recycled sounds and street people
text and staging Francesca Angeli
electronics and sounds on stage Mauro Cardi - Roberta Vacca
costumes Paola Campanini
Commission of the National Academy of Santa Cecilia - “S. Cecilia for children 2004 "

Trash (2004)
musical one-act opera for actor-actress / singers,
sound objects, recycled sounds and street people

text and staging Francesca Angeli
electronics and sounds on stage Mauro Cardi – Roberta Vacca
costumes and things on stage Paola Campanini
Theater Group Burattinmusica 2004

Commission of the National Academy of Santa Cecilia – “S. Cecilia for children 2004 ”
Production: National Academy of Santa Cecilia, Burattinmusica
Duration: 65′
Edizioni RAI Trade

First performance: Rome, 07/03/2004, Parco della Musica, Sala Sinopoli, “Tutti a Santa Cecilia”
Interpreters: Anna Clementi, Bruno Zeni, BurattinMusica
Directed by Francesca Angeli. Sound direction Mauro Cardi and Andrea Biagioli

La storia
Tre spazzini-canterini hanno il compito di salvare la Terra: lo spreco d’acqua, il grande numero di automobili in circolazione e la crescita a dismisura della spazzatura l’hanno assetata, costipata, sporcata ed è giunta l’ora di porre rimedio alla situazione perché Lei (la Terra!) è veramente triste e stanca. Non basterà la “Serenata per la Terra malata” – per spazzini-canterini e platea di bambini – per tirarla su…e i tre volenterosi decideranno di mettersi in viaggio alla ricerca della soluzione, indicatagli, in modo un po’ enigmatico, dalla stessa Terra. Nel frattempo, in una delle tante celle del benessere di cui è cosparso il Pianeta, Marica, una cantante mancata, e Garcia, un ingegnere fuori servizio, “consumano” il loro gioco quotidiano: guardare la TV, eternamente sintonizzata sul canale “Spendi e spandi – il canale della pubblicità, quel che compri ti dà!”. E mentre trascorrono il loro tempo tra uno shopping e un altro creano, senza alcuna cura, spazzatura su spazzatura. Ma una promozione improvvisamente interrotta dal “Ministero degli Sconti” li getta sul lastrico e, complice un disastroso black out, finiscono nella grande discarica. Qui incontreranno i tre spazzini-canterini e finalmente, tutti insieme uniti per salvare la Terra, cercheranno la soluzione: perfezionare una vecchia invenzione di Marica e Garcia, un prototipo che i due avevano buttato lì perché mal funzionante…la M.Un.Ar.I. (Macchina Unica Arrangia Idee). Questa è una famosa macchina che serve per creare oggetti: immettendo un po’ di spazzatura ad hoc e cantando una formula di riciclo per il motore, che prende energia dai suoni, la macchina produrrà ciò che si desidera. Basta avere delle idee, cantare tutti insieme, bambini/eroi/spazzini, ed ecco che spuntano fuori un “creatore permanente di acqua”, una “colla speciale liofilizzante” un “libro del FAI-DA-TE” pieno di attrezzi da lavoro… “…ma perché degli attrezzi, se faceva tutto Lei (la M.Un.Ar.I.)? Sarà ben presto chiaro: tutti possono farsi venire voglia di lavorare,reinventare, cambiare, riciclare e con tutta la roba presente nella discarica c’è solo l’imbarazzo della scelta. Così ben presto la spazzatura sparirà e la Terra, dissetata, piena di spazio libero e ripulita sarà salva.

cose – suoni – colori
L’elemento caratterizzante di tutta l’opera è il ritmo con cui gli eventi si susseguono, tale da tenere i bambini col fiato sospeso per tutto lo spettacolo. La serietà del tema trattato, l’inquinamento e la “malattia” della Terra fanno da sfondo ad una vicenda raccontata in modo lieve e scherzoso, una vicenda che salta spesso dal livello della quotidianeità a quello della fantasia, così come l’opera del prototipo di tutti i creativi, Bruno Munari, a cui il lavoro è dedicato. Le “cose in scena” sono a lui ispirate, come l’indispensabile macchina da ripristinare in uso, coloratissimo frutto della fantastica “ars riciclandi” della scenografa/costumista che invita a rileggere la funzione di qualsiasi oggetto. I “suoni in scena” hanno un ruolo centrale in “Trash”. I due compositori guardano in tutte le direzioni ed attraversano i generi scrivendo una musica fruibile da un ampio pubblico, accattivante e sempre sul filo dell’ironia: una partitura che si alimenta di quei contrasti e di quella ricchezza che caratterizza il panorama sonoro contemporaneo. E così un’Aria di stile tardo settecentesco scandisce il momento magico in cui la macchina M.Un.Ar.I. confeziona oggetti stupefacenti; suoni elettronici, ritmi funky con pulsazioni ossessive dei jingles accompagnano le irruzioni degli spot pubblicitari che dalla TV entrano nella scena; una song corale nello stile del musical illustra il funzionamento della fantastica macchina mentre il momento del lavoro di insieme prende il ritmo e la forma di un rap, a cui anche una coreografia fa da supporto.
Gli interpreti recitano, cantano, mimano, danzano, essi stessi elementi sonori a tutto tondo dell’azione; e il mondo sonoro in cui i bambini saranno immersi per tutto lo spettacolo, oltre al canto e alla voce parlata, oltre a strumenti tradizionali presenti sulla scena (come la fisarmonica) o a quelli impiegati per la realizzazione di alcune “basi” musicali, fa amplissimo uso di suoni attinti dall’ambiente naturale e della rumoristica su cui la creatività tipica dell’infanzia fa le sue prime esperienze con la musica, col ritmo in particolare. Più volte nel corso dell’opera gli interpreti guideranno i bambini a sostenerli con oggetti sonori tratti dalla vita quotidiana, oggetti che diventano essenziali per la riuscita dell’impresa (come bottiglie plasticose, scatole cartonose e buste rumorose). L’elettronica, infine, allarga lo spazio sonoro trasformando i suoni di questi oggetti e di tanti altri presenti nel nostro paesaggio sonoro in timbri “fantastici”, in “Trash” organici a un progetto in cui il suono prende una valenza simbolica e diventa uno strumento di partecipazione e di reale coinvolgimento. Una bambina presta la sua voce alla Terra: con voce infantile, eppur carica di quella consapevolezza e saggezza che solo l’esperienza o l’innocenza possiedono, la Terra chiede aiuto e guida l’azione da lontano.

Main performances of Trash:
Rome, 7-8-9 /03/2004, National Acc. Santa Cecilia, Parco della Musica, Sinopoli Hall, “Tutti a Santa Cecilia”
Interpreters: A.Clementi, B.Zeni, BurattinMusica; sound direction M.Cardi, directed by F.Angeli

Turin, 17-18 / 03/2005, Piccolo Regio
Interpreters: Matelda Viola, B.Zeni, BurattinMusica; sound direction M.Cardi, directed by F.Angeli

Genoa, 1-2-3 / 02/2006, Carlo Felice Theater, E. Montale Auditorium
Interpreters: Matelda Viola, B.Zeni, BurattinMusica; sound direction M.Cardi, directed by F.Angeli

Genoa, 12-13-14 / 11/2008, Carlo Felice Theater, E. Montale Auditorium
Interpreters: Elisa Santarossa, B.Zeni, BurattinMusica; sound direction M.Cardi, directed by F.Angeli

Florence, 19-20-21-26-27 / 11/2008, The May for the School, Ridotto of the Municipal Theater
Interpreters: Elisa Santarossa, B.Zeni, BurattinMusica; sound direction M.Cardi, directed by F.Angeli

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