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Opere

E la notte rischiarava la notte [1993]

per tre tastiere MIDI e live electronics

E la notte rischiarava la notte (1993)
per tre tastiere MIDI e live electronics
Durata: 8’30”
Edizioni Ricordi
Commissione e Produzione Agon – Centro Studi Armando Gentilucci
Direttore di produzione Michele Tadini

Prima esecuzione: Milano, 3/5/1993, Teatro Lirico
Interpreti: tastiere MIDI Marisella De Carli, Maria Bodini, Maria Grazia Bellocchio, direttore Luca Francesconi

Presentazione

Nell’evoluzione compositiva di Mauro Cardi una costante può essere ravvisata nell’ostinata ricerca di interazione tra il momento intuitivo (l’invenzione pura, gli aspetti del fantastico) e un’autodisciplina sentita come necessità. Nei suoi lavori i due momenti si controllano a vicenda operando un filtraggio dell’uno sull’altro; essi portano il compositore a problematizzare ogni volta l’atto del comporre, imponendogli l’adozione di tecniche personali.
Nell’ambito di una produzione dedicata prevalentemente agli strumenti tradizionali ed ispirata ad una ricerca condotta per lo più sugli aspetti strutturali e linguistici del comporre, “E la notte rischiarava la notte” viene oggi a testimoniare di una crescente curiosità ed interesse del compositore romano per le tecnologie e, più in generale, per l’aspetto timbrico della musica. A partire da “Effetto notte”, del 1989, passando per “Calendari indiani” e “Libra”, entrambi del 1990, infatti la musica di Mauro Cardi si arricchisce di caratteri nuovi e dimensioni più narrative.
Se è vero che la musica, nella sua ineffabilità, ha una forte carica di suggestione e una possibilità affabulatoria, le nuove tecnologie, mettendo il mezzo elettronico nella condizione di operare virtualmente a 360 gradi sul timbro, aprono al compositore nuovi spazi creativi, consentendogli di intervenire direttamente nella costruzione dei materiali sonori cercati. Esse pongono anche, peraltro, il problema di definire nuovi piani di coerenza e nuove strategie compositive, nuove tecniche e nuove notazioni, infine.
La riserva dei suoni utilizzati in “E la notte rischiarava la notte”, realizzato a Milano presso lo studio Agon, con la collaborazione di Michele Tadini, include molti suoni di derivazione naturale; e così le figure musicali possono nascere anche, ad esempio, levigando, tagliando e fondendo i materiali grezzi della pietra, del legno, del metallo.

E la notte rischiarava la notte è incluso nel CD Manao Tupapau 
CMRCD 1053
1998 – Ricordi Oggi – BMG Ricordi
tastiere MIDI: Marisella De Carli, Maria Bodini, Maria Grazia Bellocchio
direttore Luca Francesconi

Principali esecuzioni di E la notte rischiarava la notte:
Milano, 03/05/1993, Teatro Lirico, tast.MIDI: Marisella De Carli, Maria Bodini, M.Grazia Bellocchio, dir.Luca Francesconi
Roma, 13/12/1995, Musica Verticale, Goethe Institut, tast.MIDI: Giancarlo Simonacci, Gabriella Morelli, Roberta Vacca

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