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Opere

INFERNO 2021 [2021]

un film di
Francesco Bertolini, Adolfo Padovan, Giuseppe De Liguoro (1911)
musica e sound design Edison Studio

live electronics Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli
Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani

In occasione del settecentenario della morte di Dante, nel 2021 Edison Studio ha realizzato una nuova versione della colonna sonora del film più visionario del cinema muto italiano: Inferno (1911) da “La Divina Commedia” di Dante Alighieri.
Questa nuova versione è una elaborazione di un progetto commissionato dal Ravenna Festival nel 2008 e  verrà presentata per la prima volta nel Ravenna Festival 2021 in collaborazione con Salvatore Insana.
Il restauro della pellicola è stato curato dalla Cineteca di Bologna e realizzato dal laboratorio “L’Immagine Ritrovata”.

Edison Studio riprende l’antica tradizione del film muto con accompagnamento dal vivo in

un’originale composizione di suoni vocali, meccanici, mutuati dalla natura e dalla storia della musica, orchestrati e trasformati dal vivo con gli strumenti delle nuove tecnologie.
La colonna sonora di Inferno proietta lo spettatore in una dimensione onirica e a tratti ironica, grazie a un continuo ‘cortocircuito’ fra voci reinventate, paesaggi acustici surreali, suoni d’ambiente che avvolgono lo spazio ben oltre le possibilità del cinema tradizionale.

I registi del film,  Adolfo Padovan, Francesco Bertolini e Giuseppe De Liguoro, nel 1911 hanno realizzato il primo lungometraggio della storia del cinema italiano, un colossal senza precedenti: 3 anni

di riprese, 150 tra attori e comparse, 100 scene e una distribuzione internazionale che tocca l’Europa e gli Stati Uniti.

Il volteggiare aereo dei Lussuriosi, i racconti in forma di flashback di Paolo e Francesca e del Conte Ugolino; Pluto, Cerbero, Caronte che traghetta le anime oltre il fiume Acheronte, orde di demoni-pipistrello e le tre teste divoratrici di anime del gigantesco Lucifero sono solo alcuni esempi delle scene e dei personaggi animati dai numerosi e inediti effetti speciali, ispirati alle celebri incisioni ottocentesche di Gustave Doré.

Uno spettacolo dove letteratura, cinema e musica danno vita a un comune e attuale percorso artistico.

Colonna sonora di Edison Studio commissionata dal “Ravenna Festival” e presentata in anteprima a Ravenna il 5 luglio 2008, Rocca Brancaleone
Versione 2021 presentata a Ravenna il 20 luglio 2021, Rocca Brancaleone.

Cinematografia – Emilio Roncarolo
Scenografia – Sandro Properzi, Francesco Bertolini
Cast – Salvatore Papa (Dante), Arturo Pirovano (Virgilio), Giuseppe De Liguoro
(Farinata/Pier Delle Vigne/conte Ugolino), Attilio Motta, Emilio Beretta, A. Milla (Lucifero)

DVD – Cineteca di Bologna
collana: il Cinema Ritrovato (CR10) – 2011
acquista online
Colonna sonora di Edison Studio
Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli,
Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani
durata: 63′

rappresentazioni di Inferno con la colonna sonora live di Edison Studio

Versione 2008

Premiere: 05 lug 08 – Ravenna Festival, Rocca Brancaleone
15 Dic 08 – Roma, Festival Nuova Consonanza e “Contemporanea” Musica per Roma, Auditorium Parco della Musica
16 Dic 08 – L’Aquila, Stagione della Società dei Concerti “B. Barattelli”, Cinema Massimo
13 Feb 09 – Lipsia (Ger), Hochschule der Kunste, “Das Böse ist ein Eichhörnchen”
18 Apr 09 – Longiano (FC), Teatro Petrella
3, 4, 5 Gen 10 – Roma, Museo Centrale Montemartini – Montemartini: Corpo-Inferno-Energia
30 Nov 10 – Catania,Stagione Associazione Musicale Etnea, Centro “ZO”
27 Apr 11 – Barcellona (Spagna), Centre de Cultura Contemporanea de Barcelona – CCCB -Zeppelin Festival
26 Giu 11 – Bologna, Festival Il Cinema Ritrovato, Cinema Jolly
10 Ago 11 – Firenze, Le Murate
01 Set 12 – Tarquinia (Italia,Progetto Musica Immagine, Palazzo Vitelleschi
10 Nov 12 – Mosca (Russia), Moskow Autumn Festival, Sala dell’Unione dei Compositori Russi
11 Nov 12 – Mosca (Russia), Cinema Lounge Dome
31 Ott 15 – Viterbo, Chiesa del Gesù (ex Chiesa di San Salvatore) Serata con Dante Alighieri
31 Mag 19 – Matera, Casa Cava
24 Lug 19 – S.Mauro Pascoli, Casa Pascoli, Il Giardino della Poesia
28 Feb 20 – Mosca, Istituto Italiano di Cultura
05 Lug 20 – Forlì, Area Sismica
25 Lug 20 – Trento, Muse
25 Mar 21 – Buenos Aires (Argentina), Centro Cultural Kirchner

Versione 2021

20 Lug 2021 – Ravenna, Ravenna Festival, Rocca Brancaleone – Premiere
27 Lug 2021 – Cluj-Napoca (Romania), TIFF Transilavania Film Festival
09 Set 2021 – Meldola (Fo), Arena Hesperia
31 Ott 2021 – Reggio Emilia, Festival Aperto
21 Nov 2021 – Roma, Romaeuropa Festival, Parco della Musica, Sala Borgna ore 18

recensione

Nazim Comunale, Il Giornale della Musica, 21luglio 2021

Inferno, Cinema per l’orecchio a Ravenna
…. Un crepitare ctonio ci conduce alla porta dell’Ade, dove si spalancano metafora, giudizio, colpa e mistero. Alle immagini, semplicemente straordinarie per la potenza mesmerica che emanano a distanza di oltre un secolo, danno nuova vita musiche radicali, rigorose e liberissime, in bilico perfetto tra narrativa, abisso, astrazione. La voce di Caronte non è comprensibile, come quella di tanti altri protagonisti di questa discesa nel precipizio della colpa: come diceva Sartre, l’inferno sono gli altri e l’impossibilità di capire, di capirsi.
Nessuna didascalia, nessuna inutile chiosa, tipica di tanta musica per il cinema, ma al contrario un mood sorvegliato e per davvero infernale, capace di arricchire il vocabolario di significati veicolati dalla pellicola.

Al centro del lavoro si erge la voce, scia dell’anima disincarnata, orma di presenze, artiglio, sirena, ombra nella caverna, testimone di un’apnea, di un’apocalisse. Una selva di idee solidissime ed evanescenti come fantasmi, una coltre minacciosa a incombere sui nostri destini, ma anche una

benvenuta dose di ironia nel modo, afflato e creativo, in cui vengono manipolate, distorte, trasfigurate le voci, strumento primo ed ultimo dell’uomo, sua proiezione intima, cosmica.
Fondamentale anche il ruolo giocato dalle attese, dai silenzio, quasi a voler tradurre in suono quanto scriveva Franz Kafka: “Ora, le Sirene hanno un’arma ancora più terribile del canto, cioè il silenzio. Non è certamente accaduto, ma potrebbe essere che qualcuno si sia salvato dal loro canto, ma non certo dal loro silenzio”.
La stessa vertigine di certe pagine ambient degli Autechre, un discorrere che prende piega di eclisse, una lingua umana per gli ultimi capitoli, come il folk di una fine, declinato in un suono crudo, appuntato e comunque avvolgente, essenziale, aereo e figlio di un buio inattingibile. E a chiudere, una volta usciti dalle bolge a riveder le stelle, di nuovo voci: prima quella che pare di un bambino e poi forse una strega, a lasciarci ammaliati dopo un viaggio nello spazio- tempo. “Sounds your eyes can follow”, titolavano i Moonshake un disco una vita fa: una vera e propria esperienza di cinéma pour l’oreille, secondo la tradizione francese, a dare nuove profondità ed altri volti e prospettive a un film straordinario….
https://www.giornaledellamusica.it/recensioni/inferno-cinema-lorecchio-ravenna

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