CONCERTO AUDIOVISIVO NAUFRAGI E UTOPIE
“SUONO DOMENICA – 12 ore di musica di ricerca”
21 Aprile 2024,
Sala Fugazza, Conservatorio di Musica “G.B.Martini”
Piazza Rossini, 2 – Bologna
ore 16
Concerto audiovisivo dedicato ad Alessandro Cipriani
Prima parte
ALESSANDRO CIPRIANI, GIULIO LATINI
SHIPWRECKS / NAUFRAGI
Proiezione della 2a e 3a parte della trilogia audiovisiva “Shipwrecks / Naufragi”
di Giulio Latini (video) e Alessandro Cipriani (musica, sound design e testi)
Seconda parte
ALESSANDRO CIPRIANI, GIULIO LATINI, ALESSANDRO SBORDONI
MEMORIA D’UTOPIE
Proiezione dell’opera audiovisiva Memoria d’Utopie su tre schermi e in surround 5.1
di Giulio Latini (video) Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni (musica e sound design)
su testo del filosofo Alberto Gianquinto (in memoria).
Shipwrecks / Naufragi
Dispersi nelle mutevoli trame sospese di un paesaggio marino frammenti di corpi fluttuano tra oscurità e luce. Un’architettura sensibile di voci si materializza progressivamente all’ascolto nel segno della dolente ripetizione dell’identico, della delirante religione dell’integralismo economico, di un ordine calcolante cui nulla sembra potersi sottrarre… Così, tra visibile e invisibile, la lingua, i segni, i corpi del Naufragio di ieri e di oggi cortocircuitano in una trilogia dell’inabissamento del senso. Dove il legno della croce e le tavole di una zattera alla deriva si fondono e confondono. Ma l’ultima custodia dell’umano non è ancora quella delle tenebre. Nel suono echi della vita-mercato e della vita-distrazione, che scandiscono il tempo dei giorni, dei mesi, e variazioni elettroacustiche delle prime 16 battute della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach (BWV244, n.1) pongono in essere lo sperdimento, la meccanicità, alla ricerca dell’altrove, dell’infinitamente piccolo in cui è nascosto ciò che non possiamo ancora comprendere.
Memoria D’utopie
Memoria d’utopie costituisce un omaggio ‘postumo’ a Alberto Gianquinto, filosofo e poeta. Esso riprende almeno in parte il testo che Alberto Gianquinto approntò per un nostro lavoro multimediale del 1997, Terre dell’utopia, del quale rappresenta una ‘memoria’. Di qui il titolo. Esso parte, a volte ma non sempre, dai suoni registrati che echeggiarono nella sala dell’Acquario Romano la sera di venerdì 5 dicembre 1997 tra le 21 e le 23:30. Per questa occasione sono stati completamente rielaborati alcuni dei materiali sonori allora prodotti, trasferendoli in una realtà immersiva ben più complessa, visiva e sonora, allora nemmeno pensabile. Il video di Giulio Latini è in effetti del tutto nuovo, come il sound design, la spazializzazione e molti altri materiali sonori elaboratii secondo un pensiero compositivo elettroacustico. Il lavoro conserva comunque e anzi ripropone il desiderio, forse cosmicamente utopico, dell’andare oltre qualunque filosofia o religione, oltre qualunque ottimismo o pessimismo, almeno nel momento cairologico in cui ci si trovi a vivere l’esperienza dell’utopia, che si proietta verso il futuro mentre si fa immagine nella e della memoria.