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recensioni

EDISON STUDIO/MAHAMMAD GHAVI HELM
ZARBING (Raitrade/Cni)

Un virtuoso di zarb e di daf, due diversi tamburi dell’antica Persia, nonché vocalista. Iraniano residente in Francia, maestro di sapienze musicali sorte millenni fa e di sapienze musicali contemporanee, Mahammad Ghavi Helm ha incontrato felicemente i quattro compositori che formano Edison Studio, cioè Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Fabio Cifariello Ciardi, Mauro Cardi. Tutti e quattro impegnatissimi nella produzione di musica basata su suoni artificiali, hanno scommesso sull’integrazione di elettronica e strumenti acustici percussivi addirittura ancestrali. Tribale laico Ceccarelli in De zarb à zaf, evocativo e misterioso Cipriani in Bi ma, magnificamente complesso tra euforia tecnologica e «viaggio al centro della terra» Cifariello Ciardi in Altri passaggi, assorto in preziosi suoni e originali sequenze Cardi in Alba.
(mario gamba – Alias n.37, il Manifesto 23/09/2006)

Da un tronco di noce il magico tamburo zarb

Mahammad Ghavi Helm e’ un maestro di percussioni iraniano, da anni attivo in Francia. Grazie a lui e ad un altro grande virtuoso, Ostad Hosein Therani, lo zarb, arcaico tamburo ricavato da un tronco di noce coperto di pelle di capra, e’ ritornato ad essere uno strumento vivo. Gli strumenti non muoiono mai, in verita’, ma acquistano una vita nuova quando, anche se antichissimi, su di loro si posa lo sguardo creativo di nuovi compositori.
Questo hanno fatto, dopo un lungo periodo di corteggiamento, quattro musicisti italiani: Cardi, Ceccarelli, Cipriani e Cifariello Ciardi. Allo zarb, hanno unito altri tamburi della tradizione persiana e il live-electronics, cioe’ la possibilita’ di manipolare, nel tempo, nello spazio, nella grana, la nostra percezione del suono.
Mahammad Ghavi non si limita a suonare, magnificamente, questi strumenti evocatori, ma in tre brani canta versi di Jalal ad-din Rumi, poeta e mistico persiano del XII secolo, padre del sufismo. Non potrebbe dunque esserci disco piu’ globale, piu’ vario nella provenienza delle sue componenti, piu’ esposto ai rischi di quella superficiale koine’ globo-espansa che tanta parte gioca nella popular music contemporanea. Invece, qui, ognuno rimane se stesso.
Ceccarelli conferma la qualita’ del suo senso ritmico: per lui la musica e’ danza, movimento, gesto e si fa saggiamente servo delle dita e dell’estro del solista cui affida la sua scrittura. Cipriani preferisce distorcere la voce, annichilirla prima per poi liberarla, come un fuoco che crepita e s’invola, nell’invocazione finale, quando Rumi si dichiara «libero dall’obbedienza e dalla corruzione, libero dall’io». Cifariello Ciardi si concentra – e se ne innamora perdutamente, narcisisticamente – sul fascino di queste pelli, risonanti di profondita’, di crepitii, di sibili, anche di angosce tutte occidentali, poco consolate dal Sufismo. Marius Schneider, lo studioso che cercava il rapporto tra suono e vita animale, defini’ il tamburo «madre di tutte le cose, ponte fra cielo e terra», fra l’evocazione senza peso e la fisicita’ frenetica e sensuale che sa generare. Su questi confini insiste Alba, il brano di Mauro Cardi, sfuggente e persistente come un labirinto della psiche, mentre la voce, il tamburo, gli echi elettronici cercano, inseguono «te, zefiro di primavera, perche’ ora te ne sei andato cosi’ presto?». Una sintesi riuscita, un brano che chiama a gran voce la scena, che chiede di essere visto.
(Sandro Cappelletto – Tuttolibri, La Stampa 10/0620/06)

Tamburi Persiani e Live Electronics

La musica Elettroacustica è il nucleo attorno a cui ruota l’attivtà di Edison Studio. Da un lato i progetti di ricerca, dall’altro la realizzazione dei primi corsi on-line in Italia sulla sintesi e l’elaborazione del suono, basati sul software Csound e sul libro “il Suono Virtuale” (presto in edizione rinnovata). E inoltre, come si è detto la produzione di opere elettroacustiche: il CD Zarbing (edizioni La Frontiera / Raitrade) è da poco in circolazione. Il disco racconta l’incontro fra la tecnologia elettronica e Mohammad Ghavi Helm, uno dei maggiori interpreti della moderna rinascita delle percussioni persiane. Zarb e daf, due antichi tamburi di epoca pre-islamica, dialogano con i suoni della tecnologia, utilizzata comestrumento per entrare nella materia sonora e indagarne gli affascinanti segreti. Edison Studio, alias Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Fabio Cifariello Ciardi e Mauro Card, pensano infatti all’elettronica come ad un mezzo per accostarsi alla natura e riscoprirla “per via tecnologica”, cercando l’integrazione tra poetiche apparentemente lontanissime. Si spiega così, sul filo dell’impossibile, l’intreccio in musica tra la voce ancestrale dei tamburi e i suoni inafferrabili, sempre mutevoli dell’elettronica.
(Insound 07/2006)